Il progetto CERNET, a cui prende parte Acea Pinerolese Industriale ì, partecipano 21 partner da 10 Paesi d’Europa
L’innovativo progetto finanziato dall’UE, CERNET (biogeniC gasEous caRbon conversion into high added value chemicals and ingredients through a biobased NETwork), è ufficialmente iniziato a Saragozza, in Spagna a fine giugno 2025. Con 21 partner provenienti da 10 paesi europei, il progetto mira a chiudere il ciclo delle emissioni di carbonio biogenico e a dimostrare come le catene del valore basate sulla biomassa possano guidare la sostenibilità e la competitività nella bioeconomia europea. Per il Polo Ecologico Acea Pinerolese, al centro del progetto come sito dove si svolgeranno parte delle attività dimostrative, rappresenta l’opportunità di concretizzare una sempre maggiore chiusura del cerchio nell’ottica del riciclo e del recupero di sempre maggiori risorse rinnovabili a valle del processo di valorizzazione del rifiuto organico da raccolta differenziata.
Catturare il Carbonio, Creare Valore
Questo concetto è già stato attuato dapprima al Polo Ecologico Integrato di Pinerolo, partendo proprio dal “sequestrare” il Carbonio nel compost. Un ottimo ammendante naturale che concentrando al suo interno il carbonio e rilasciandolo progressivamente nel suolo, dona ricchezza, fertilità e salubrità ai terreni, alimentandoli in modo naturale con sostanze nutritive. Altre attività e progetti a cui ha partecipato Acea Pinerolese hanno invece dimostrato la trasformabilità della CO₂ biogenica di scarto dalla valorizzazione del biometano per produrre svariati elementi: biocarburanti, ulteriore biometano legandolo all’idrogeno verde prodotto con elettrolisi, bio-sostanze e chimica verde per svariati settori dell’economia. E’ utile sottolineare come il progetto di Acea Pinerolese sia già un esempio di virtuoso recupero di CO₂ sviluppata nell’ambito di un bilancio pari a zero come impronta carbonica, essendo un elemento catturato in atmosfera dalle piante con la fotosintesi e restituito in fase di utilizzo senza emissione di nuova CO₂ e quindi in perfetto equilibrio.
Tuttavia la sfida del progetto, che non si limita al campo di attività di Acea Pinerolese, vuole dimostrare la ulteriore possibilità di valorizzazione degli scarti nel contesto di un già positivo ciclo di economia circolare.
. CERNET cerca di sfruttare questo potenziale inutilizzato dimostrando come i gas biogenici provenienti da settori come la produzione di vino, la gestione dei rifiuti e la produzione di bioetanolo possano essere convertiti in sei prodotti chimici e ingredienti ad alto valore, come L-alanina, ectoina e PHA. Questi prodotti saranno validati in applicazioni reali nei settori della pulizia, dei cosmetici, dell’imballaggio e alimentare.
LIFE EBP
OBIETTIVO: estrazione di biopolimeri da compost per la produzione di sostanze ad alto valore aggiunto.
DESCRIZIONE: i biopolimeri estratti da compost possono essere impiegati in numerosi settori e sostituire i prodotti tradizionali (fertilizzanti, biostimolanti, detergenti e plastiche). Il progetto si pone come obiettivo non solo lo sviluppo di un processo sostenibile ma anche l’analisi normativa volta all’inserimento di tali prodotti sul mercato.
Per maggiori informazioni, consultare il sito: https://www.lifeebp.eu/page/homepage.
METHAREN
OBIETTIVO: il progetto si prefigge come obiettivo la produzione di biometano tramite l’utilizzo di prodotti di scarto, in un processo innovativo e più sostenibile.
DESCRIZIONE: il progetto riunisce 17 partner di 7 Paesi ed ha l’obiettivo di dimostrare un sistema di produzione di biometano economico, innovativo, più sostenibile e circolare. Il processo è integrabile nell’impianto esistente e consente di aumentare la produzione di biometano attraverso il processo di metanazione a partire da 3 flussi gassosi: la CO2 proveniente dal sistema di purificazione del biogas già presente sul sito, l’idrogeno prodotto tramite un elettrolizzatore e il syngas prodotto a partire degli scarti dell’impianto.
Per maggiori informazioni, consultare il sito: https://metharen.eu.
PROGETTI DI RICERCA CONCLUSI
Il progetto LIFECAB si inserisce nel contesto della Chimica Verde e ha come obiettivo quello di estrarre materiali di origine bio dal Compost ottenuto dal trattamento virtuoso dei Rifiuti Organici.
Il progetto Lifecab, a cui Acea Pinerolese Industriale partecipa attivamente con il suo impianto di trattamento dei rifiuti organici del Polo Ecologico Integrato, ha obiettivi molto ambiziosi che rappresentano il futuro dell’Economia Circolare verso un sempre maggiore riuso e recupero di materiale. In particolare, estraendo gli Acidi Umici, che sono alla base del compost, è possibile ricavare materiali di origine biologica che rappresentano l’unità base per creare altri materiali: è possibile cosi ricavare tensioattivi per produrre detergenti bio, emulsionanti per creme, colorazioni bio per il settore tessile con una maggiore facilità di pulizia delle acque di colorazione e un maggior vantaggio ambientale.

Produrre bioplastiche dai rifiuti organici
Acea Pinerolese Industriale partecipa al progetto Engicoin, di cui è capofila l’Istituto Italiano di Tecnologia e a cui partecipa il Politecnico di Torino, e ospiterà le strutture del progetto dimostrativo.
Il Progetto ha come obiettivo quello di sfruttare la CO2 rimanente dalle correnti di scarto di una avanzata piattaforma di trattamento dei rifiuti organici, quale il POLO ECOLOGICO INTEGRATO di Acea Pinerolese, per produrre BIOPLASTICHE in sostituzione delle plastiche di origine petrolchimica.
Si utilizzeranno 3 diversi batteri ingegnerizzati per sfruttarela
- CO2 di scarto dai motori di cogenerazione che producono energia rinnovabile elettrica
- la CO2 di scarto ricavata dal processo di valorizzazione del biometano
- gli acidi carbossilici, prodotti ad hoc attraverso una digestione anaerobica del rifiuto organico con un PH acido
Tali batteri ingegnerizzati si alimentano con i tre elementi di scarto sopraelencati per produrre:
- Acido lattico dal quale ricavare BIOPLASTICA
- Poliidrossialcanoati (PHA) per produrre BIOPLASTICA
- Acetone biologico che potrà sostituire l’Acetone di origine Petrolchimica
Anche in questo caso si tratta di un progetto molto ambizioso che condurrà al “recupero totale” dei rifiuti in un’ottica di economia circolare sempre più permeante ed efficace.
IL COMPOST DA RIFIUTI ORGANICI DI ACEA CONTRIBUIRA’ A TRASFORMARE MIRAFIORI SUD
Infrastrutture verdi per convertire aree post industriali, al centro del progetto europeo ProGIreg
Tecnologie nature based per riconvertire aree post industriali, trasformandole in infrastrutture verdi, coinvolgendo cittadini, Ong e associazioni del territorio. E’ questo l’obiettivo del progetto ProGIreg (productive Green Infrastructure for post industrial Urban Regeneration) che coinvolge, oltre a Torino con focus del Progetto Mirafiori Sud, le città di Dortmund (Germania), Zagabria (Croazia) e Ningbo (Cina).
Il Progetto vede tra i collaboratori della Città di Torino, ente coordinatore sul territorio, Acea Pinerolese Industriale Spa insieme a Città Metropolitana di Torino, Politecnico di Torino, Università di Torino, Arpa Piemonte, Associazione Coefficiente Clorofilla, Dual Srl, Fondazione Mirafiori, Miravolante, Environment Park, Orti Alti, SiTi.
ProGireg durerà dai 3 ai 5 anni e vedrà l’introduzione di soluzioni nature-based che prevedono la messa a punto e l’utilizzo di acquaponica, piste ciclabili, aree adibite alla condivisione e alla socializzazione, tetti e muri green; verranno messi in comunicazione i gruppi di agricoltori locali, già attivi sul territorio. Uno dei fulcri del progetto sarà la creazione di “nuovo terreno” o “new soil” per la coltivazione, prodotto attraverso la combinazione di terra rigenerata ottenuta dal recupero di materiali provenienti da scavi e opere di urbanizzazione e di compost, prodotto da Acea Pinerolese attraverso il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti organici da raccolta differenziata (di Torino e altre città del Torinese) in un’ottica di Economia Circolare. Questa miscela creerà un “new soil” per parchi e aree verdi.

SATURNO
OBIETTIVO: è un progetto di ricerca che puntava allo sviluppo di un approccio integrato per la valorizzazione completa delle matrici di scarto, generate dal trattamento dei rifiuti organici e da determinati processi produttivi, come i cementifici e le centrali termoelettriche.
DESCRIZIONE: il progetto ha previsto, da un lato, la conversione dei rifiuti organici in materie prime di utilizzo per diversi settori (chimica industriale, agricoltura, biochimica, ecc…) e, dall’altro, il recupero dell’anidride carbonica (così da evitarne l’immissione in atmosfera) e la sua conversione in carburanti e bio-fertilizzanti.
Acea è stata responsabile della separazione e della valorizzazione delle plastiche di scarto dall’impianto di trattamento dei rifiuti organici per la produzione di nuovi componenti per il settore automotive e per la produzione di fertilizzanti da matrici organiche (bicarbonato d’ammonio da CO2 e ammoniaca di scarto, e bio-polimeri da compost).
Per maggiori informazioni, consultare il sito: https://saturnobioeconomia.it/.
SPOTLIGHT
OBIETTIVO: produzione di bio-carburanti (metano e syngas), sfruttando il flusso residuale di anidride carbonica a valle della valorizzazione del rifiuto organico.
DESCRIZIONE: tramite un dispositivo specificatamente sviluppato per sfruttare l’energia solare, l’anidride carbonica che viene prodotta durante la purificazione del biometano è stata utilizzata per produrre ulteriori molecole che possono trovare impiego come carburanti o come molecole di base per la chimica verde.
Per maggiori informazioni, consultare il sito: https://spotlight-project.eu/.
Lungimirante progetto Europeo, capitanato dal POLITECNICO DI TORINO, al quale partecipa attivamente Acea Pinerolese con il suo impianto di trasformazione virtuosa del rifiuto organico all’insegna della più avanzata Economia Circolare, il Polo ecologico integrato Acea di Pinerolo.
Obiettivo del progetto è di valorizzare il biogas recuperato interamente dalla digestione anaerobica (fermentazione del rifiuto organico in spazio chiuso e senza ossigeno) e dalla depurazione delle acque per produrre bioidrogeno come vettore energetico, anziché ricavarlo da metano fossile.
Il Processo: attraverso un reattore in cui avviene una reazione di reforming che utilizza biogas, ossigeno e vapore acqueo si può ottenere idrogeno in purezza. Infatti tramite due stadi di purificazione si può ottenere idrogeno puro a oltre il 99%.
Pertanto il biogas ricavato dal trattamento dei rifiuti organici da raccolta differenziata delle città servirà a produrre bio-idrogeno che a suo volta potrà servire ad alimentare un sistema di produzione di energia rinnovabile con celle a combustibile alimentate proprio con l’idrogeno.