PROGETTI DI RICERCA

Il progetto LIFECAB si inserisce nel contesto della Chimica Verde ha come obiettivo quello di estrarre  materiali di origine bio dal Compost ottenuto dal trattamento virtuoso dei Rifiuti Organici.

Il progetto Lifecab, a cui Acea Pinerolese Industriale partecipa attivamente con il suo impianto di trattamento dei rifiuti organici del Polo Ecologico Integrato, ha obiettivi molto ambiziosi che rappresentano il futuro dell’Economia Circolare verso un sempre maggiore riuso e recupero di materiale. In particolare, estraendo gli Acidi Umici, che sono alla base del compost, è possibile ricavare materiali di origine biologica che rappresentano l’unità base per creare altri materiali: è possibile cosi ricavare tensioattivi per produrre detergenti bio, emulsionanti per creme, colorazioni bio per il settore tessile con una maggiore facilità di pulizia delle acque di colorazione e un maggior vantaggio ambientale.

Dall’utilizzo dei composti umici derivati dal Compost nel processo di digestione anaerobica dei rifiuti organici è inoltre possibile ridurre l’ammoniaca contenuta nelle acque reflue, destinata alla depurazione, e incrementare contemporaneamente la quantità di biometano prodotto con ulteriori benefici in termini di maggiore produzione di energia rinnovabile.

Ultimo in ordine di descrizione, ma non certo ultimo per importanza è la possibilità di produrre  “attivatori”o “biostimolanti” per l’agricoltura e orticultura derivati dal compost che sono in grado di avere un effetto concentrato di stimolazione della crescita delle piante. Attraverso questi prodotti sarà quindi possibile sostituire i prodotti di origine fossile (derivati dalla leonardite) con prodotti di origine biologica in una perfetta chiusura del cerchio all’insegna dell’economia circolare.

Acea Pinerolese ospiterà l’impianto dedicato all’estrazione degli acidi umici presso il Polo Ecologico di Pinerolo dall’inizio estate 2019.

 

 

 

 

 

Produrre bioplastiche dai rifiuti organici 

Acea Pinerolese Industriale partecipa al progetto Engicoin, di cui è  capofila l’Istituto Italiano di Tecnologia e a cui partecipa il Politecnico di Torino, e ospiterà le strutture del progetto dimostrativo.

Il Progetto ha come obiettivo quello di sfruttare la CO2 rimanente dalle correnti di scarto di una avanzata piattaforma di trattamento dei rifiuti organici, quale il POLO ECOLOGICO INTEGRATO di Acea Pinerolese, per produrre BIOPLASTICHE in sostituzione delle plastiche di origine petrolchimica.

Si utilizzeranno 3 diversi batteri ingegnerizzati per sfruttare

  • la CO2 di scarto dai motori di cogenerazione che producono energia rinnovabile elettrica e termica
  • la CO2 di scarto ricavata dal processo di valorizzazione del biometano
  • gli acidi carbossilici, prodotti ad hoc attraverso una digestione anaerobica del rifiuto organico con un PH acido

Tali batteri ingegnerizzati si alimentano con i tre elementi di scarto sopraelencati per produrre:

Il team di ricerca di Acea Pinerolese è impegnato a trovare nuove soluzioni per produrre Bioplastiche dai rifiuti organici

  • Acido lattico dal quale ricavare BIOPLASTICA
  • Poliidrossialcanoati (PHA) per produrre BIOPLASTICA
  • Acetone biologico che potrà sostituire l’Acetone di origine Petrolchimica

 

Anche in questo caso si tratta di un progetto molto ambizioso che condurrà al “recupero totale” dei rifiuti in un’ottica di economia circolare sempre più permeante ed efficace.

 

 

 

 

 

 

 

IL COMPOST DA RIFIUTI ORGANICI DI ACEA CONTRIBUIRA’ A TRASFORMARE MIRAFIORI SUD

Infrastrutture verdi per convertire aree post industriali, al centro del progetto europeo ProGIreg

Tecnologie nature based per riconvertire aree post industriali, trasformandole in infrastrutture verdi, coinvolgendo cittadini, Ong e associazioni del territorio. E’ questo l’obiettivo del progetto ProGIreg (productive Green Infrastructure for post industrial Urban Regeneration) che coinvolge, oltre a Torino con focus del Progetto Mirafiori Sud, le città di Dortmund (Germania), Zagabria (Croazia) e Ningbo (Cina).

Il Progetto vede tra i collaboratori della Città di Torino, ente coordinatore sul territorio, Acea Pinerolese Industriale Spa insieme a Città Metropolitana di Torino, Politecnico di Torino, Università di Torino, Arpa Piemonte, Associazione Coefficiente Clorofilla, Dual Srl, Fondazione Mirafiori, Miravolante, Environment Park, Orti Alti, SiTi.

ProGireg durerà dai 3 ai 5 anni e vedrà l’introduzione di soluzioni nature-based che prevedono la messa a punto e l’utilizzo di acquaponica, piste ciclabili, aree adibite alla condivisione e alla socializzazione, tetti e muri green; verranno messi in comunicazione i gruppi di agricoltori locali, già attivi sul territorio. Uno dei fulcri del progetto sarà la creazione di “nuovo terreno” o “new soil” per la coltivazione, prodotto attraverso la combinazione di terra rigenerata ottenuta dal recupero di materiali provenienti da scavi e opere di urbanizzazione e di compost, prodotto da Acea Pinerolese attraverso il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti organici da raccolta differenziata (di Torino e altre città del Torinese) in un’ottica di Economia Circolare. Questa miscela creerà un “new soil” per parchi e aree verdi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lungimirante progetto Europeo, capitanato dal POLITECNICO DI TORINO, al quale partecipa attivamente Acea Pinerolese con il suo impianto di trasformazione virtuosa del rifiuto organico all’insegna della più avanzata Economia Circolare, il Polo ecologico integrato Acea di Pinerolo.

Obiettivo del progetto è di valorizzare il biogas recuperato interamente dalla digestione anaerobica (fermentazione del rifiuto organico in spazio chiuso e senza ossigeno) e dalla depurazione delle acque per produrre bioidrogeno come vettore energetico, anziché ricavarlo da metano fossile.

Il Processo: attraverso un reattore in cui avviene una reazione di reforming che utilizza biogas, ossigeno e  vapore acqueo si può ottenere idrogeno in purezza. Infatti tramite due stadi di purificazione si può ottenere idrogeno puro a oltre il 99%.

Pertanto il biogas ricavato dal trattamento dei rifiuti organici da raccolta differenziata delle città servirà a produrre bio-idrogeno che a suo volta potrà servire ad alimentare un sistema di produzione di energia rinnovabile con celle a combustibile alimentate proprio con l’idrogeno.